Un'intrepida dama by Julia Latham

autore:Julia Latham [Latham, Julia]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, Historical, General
ISBN: 9788858980415
Google: GMNUDwAAQBAJ
editore: Harper Collins Italia
pubblicato: 2018-04-19T22:00:00+00:00

Quella sera dopo cena, invece di conversare e cimentarsi nei soliti, tranquilli giochi da tavola, Diana richiese i servizi dei menestrelli giunti a suonare mentre il grande salone veniva decorato per Natale. Gli abitanti del villaggio e i contadini affollavano ogni angolo per condividere il pasto serale e passavano sguardi interessati dagli eleganti abiti londinesi di Lord Bannaster alla graziosa tenuta di Cicely. Diana aveva scelto i suoi soliti colori scuri: non voleva far colpo su nessuno e tantomeno attirare l'interesse di un uomo in particolare.

Come osava sostenere che l'avrebbe sedotta e che lei si sarebbe arresa senza alcuna opposizione, per poi proclamare l'intenzione di tenere compagnia anche a Cicely? Almeno aveva promesso di non tentare di sedurla: conoscendo la sorella, una mossa del genere avrebbe reso inevitabile il matrimonio.

Diana lanciò un'occhiata al visconte, chino su Cicely per ascoltare qualcosa che lei gli stava dicendo al di sopra dell'allegra melodia creata dal flauto, dall'arpa e dal tamburino suonati dai menestrelli.

Cicely avrebbe anche potuto prendere l'iniziativa. A quanto ne sapeva Diana era ancora vergine, ma ormai considerava Bannaster la sua ultima occasione di fare un buon matrimonio e probabilmente era disposta a tutto pur di raggiungere il suo obiettivo.

No, Diana non poteva più aspettare. Doveva scoprire i piani del visconte e tener duro almeno per quell'ultima sera.

I servi e gli abitanti del villaggio cominciarono a sistemare delle scale per decorare con rami di agrifoglio e vischio la mensola del camino, gli arazzi e le balaustre delle scale. Guardando i loro visi felici Diana cercò di ricordare cosa si provava a godersi la pace e l'innocenza di quel periodo di festa, ma quell'anno le preoccupazioni non le lasciavano tregua. Si riscosse dalle sue riflessioni alla vista di Mary, in piedi con aria angosciata all'ingresso del corridoio che portava alle cucine.

Diana si avvicinò con un sorriso, ponendole una domanda di cui indovinava già la risposta. «Questo è il periodo dell'anno preferito da tutti. Perché non te lo godi anche tu?»

«Miss Diana, Sua Signoria mi ha riconosciuta come quella che ha contribuito al suo rapimento» rispose Mary a bassa voce, come se Bannaster potesse sentirla nel frastuono generale. «Non voglio stimolargli ancora di più la memoria.»

«E Joan che scusa ha?»

«Rimarrà nelle cucine finché Sua Signoria resterà qui. Se si ricordasse di noi al Castello di Bannaster...»

Non finì la frase e Diana annuì. Il disagio che la opprimeva era come una nuvola scura che aleggiava sulle feste natalizie. «Capisco. Vorrei tanto che non fosse necessario» sospirò. «Dopotutto questa è una stagione di gioia.»

«Miss Diana, per me la gioia arriverà quando lui se ne sarà andato.»

«Sì, anche per me.»

«Com'è andato il pomeriggio di... corteggiamento?» chiese Mary.

Diana la guardò sospettosa, ma la domestica non la stava prendendo in giro. «Si è scusato e ha promesso che un incontro come quello di stamattina non si ripeterà» rispose.

«Davvero?» chiese Mary speranzosa.

Diana non avrebbe voluto aggiungere altro, ma la domestica era l'unica persona a cui avesse sempre confidato la verità – insieme alle sue paure. «Ha aggiunto che... che cercherà di convincermi.

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